lunedì 24 settembre 2007

Il saluto di Simone

Mauro ci lasci,

oggi,

con l’ennesimo, solito, sorriso.

Oggi è più amaro del solito, e tu lo sai.

Ma per noi, oggi,

è il sorriso di chi sa di aver avuto una grande fortuna.

Ti abbiamo ascoltato,

abbiamo cercato di seguire i tuoi consigli….

Abbiamo riso,

ancora una volta, ancora, qualche giorno fa.

Ricordavamo di quando chiedevi ai più bravi di aiutare i più deboli.

O anche i più svogliati, a dirla tutta.

Hai sempre avuto questa idea del mondo, ce l’hai sempre trasmessa.

Il tuo ufficio, un crocevia di colori, di razze, di diversità, di abilità …

di tutto, si, perché, come ci hai sempre detto, ognuno, nessuno escluso, ha il diritto di dimostrare ciò che vale…

Oggi ti salutiamo, Mauro,

ricordando, con orgoglio, di aver segnato la nostra vita,

tu, con quel tuo fare divertente,

appassionato,

di successo,

si, di successo,

ma di un successo vero.

Di quello che, tu lo sai, fa innamorare e fa anche ingelosire.

E la tua famiglia, sopra tutto!

Quella tua famiglia che non ci conosce, ma di cui noi conosciamo la bellezza.

Si, loro non lo sanno, ma noi li abbiamo sempre seguiti, a distanza,

dai tuoi racconti, dai tuoi occhi,

che brillavano al parlarne, tutti i giorni.

Carlotta, Tommy, Susanna

Che belle scelte nella tua vita.

Con qualche costo in più, qualche apparente riconoscimento in meno,

quel tuo modo di offrire a tutti noi cultura, passione e quel modo positivo di vedere avanti.

Il tuo sorriso,

che non è mai mancato,

neanche gli ultimi tuoi giorni,

è oggi, per noi,

quello che ci fa sentire eletti, un po’ privilegiati.

Ad averti avuto, come amico, come prof, come maestro.

Senza una maschera, Mauro

Tu, Volutamente senza difese,

Tu, volutamente senza rancore,

Tu, per noi, senza filtri e senza ruoli.

E allora

dai i tuoi amici, dai tuoi allievi.

ancora una volta, l’ennesima volta, Mauro,

Grazie

6 commenti:

Unknown ha detto...

Condivido ogni parola ed ogni rimpianto. Un grande uomo Mellano. Mi mancherà.

Andrea

Anonimo ha detto...

Mellano era uno di quei rari professori che purtroppo si incontrano molto raramente nelle università italiane..e forse è per questo che il suo ricordo è ancora più doloroso. grazie.

Anonimo ha detto...

nn riesco a smettere di leggere quello che hai scritto simone...

grazie ancora
tommaso

Anonimo ha detto...

Ricordo ancora quando x la prima volta varcai la soglia della facoltà per la mia prima lezione, poco più che diciottenne, impaurita e non completamente
consapevole della scelta appena fatta..
Aula piccola ma super affollata...

Ed ecco che arrivò lei,CARO PROF,che con il suo viso un pò buffo e quel suo sorrisino sotto i baffi mise a tacere tutto il brusio creato dai numerosi
studenti impegnati a conoscersi e ad "allearsi".
Si sa che il primo impatto alle cose e alle situazioni (soprattutto se queste sono di fondamentale importanza nella vita di una persona) è vitale per il
giusto proseguio delle stesse, e io non potevo desiderare altro che iniziare questo percorso con le sue parole appassionate come sottofondo.
Essendo il primo giorno di lez. le era toccato "il solito discorso di benvenuto" ,o così pensavo, perchè in realtà dalla sua bocca mai uscirono parole
banali e scontate col solo obiettivo di voler accaparrarsi il maggior numero di iscritti ad un nuovo corso.
Capii ben presto che ciò che la spingeva a parlare era infatti l'amore e l'estrema dedizione verso i suoi studi e

...fermo nelle sue convinzioni e forte nell'esprimerle quando era il caso, ma senza mai trascendere...

Ed è proprio così che la ricordo...
Mi kiedo ancora come sarebbe andata se quella mattina in quell' aula semibuia fosse entrato un qualsiasi altro prof a dettare le sue regole...
Magari avrei deciso di intraprendere un'altra strada o chissà che altro...

I ricordi che mi accompagnano in sua compagnia sono tanti,come quelli delle chiacchierate dall'entrata principale della facoltà sino agli ascensori che di
per se sarebbero dovute essere più o meno brevi ma che in realtà diventavano interminabili per la sua camminata, rallentata dai primi acciacchi.
E il risultato era magari il ritardo ad altre lezioni...Ma non importava perchè adoravo ascoltarla e perchè di qualsiasi entità fosse l'argomento i suoi
occhi erano sempre puri e sinceri..Ricordo che cercavo di carpire il più possibile dai suoi innumerevoli racconti.


Tante sono le cose che avrei da dire, e tante ancora sono quelle che porterò sempre con me ma oggi Prof.
mi limito a dirle semplicemente GRAZIE:

Grazie per essersi aperto a noi studenti, diventando "uno di noi",
grazie per i suio sorrisi (sinceri che arrivavano sempre al cuore),
grazie per i suoi insegnamenti di vita,
grazie per non aver mai alzato quella barriera che ganeralmente esiste tra studente e professore ,
grazie quindi per essere stato semplicemente e prima di tutto lei ( Mauro ),sempre.



Credo che qualcuno lassù avesse un progetto troppo grande da portare avanti senza il suo aiuto,
ed è per questo che oggi non è più tra noi.

Un ultimo grande abbraccio Prof..

PS: Tommaso, non so se leggerai mai queste mie poche righe, e se così fosse vorrei dirti che tuo padre sarebbe stato sicuramente fiero di te vedendoti baciare tua mamma così come hai fatto (con estrema tenerezza e protezione) nel giorno in cui lo abbiamo salutato un'ultima volta ...e perdonami se mi sono permessa..

Valentina

Anonimo ha detto...

grazie a tutti per quello che scrivete. che avete scritto, Mauro scoppierebbe di orgoglio per i suoi studenti e ve lo dice una che lo conosceva bene..... susanna

Anonimo ha detto...

cara valentina.....

ho letto le tue bellissime parole e te ne sono grato... come del tuo bigliettino.. l ho lasciato al mio papà...un po' all egiziana.. se lo leggerà ridendo sotto i baffi da dove ci guarda e sarà tronfio dell amore che ha seminato ne sono sicuro...

un bacio tommaso