lunedì 22 ottobre 2007

Non abbiate paura......

..... di firmare i vostri post.....

Che voi siate studenti, impiegati, ricercatori o professori.... firmate i vostri post.

L'anonimato non si addice a chiunque abbia respirato e condiviso l'aria di quella stanza al sesto piano.

Lele

domenica 7 ottobre 2007

Lettera di Javier

Pubblico la lettera di Javier che ho letto al funerale di Mauro in versione integrale

LINO

"Dagli Andes
Caro Mauro,

Sono qui come te, in anima e cuore, la geografia mi impedisce di portare con me il mio veicolo (mio corpo), ma tu sei ormai partito, lasciando dietro il veicolo della carne e ormai riesce ad essere dovunque.

Amico dell’anima sono qui tramite queste parole per renderti omaggio. Omaggio ad un essere eccezionale, il miglior professore di vita per migliaia di giovani venuti da te, il tuo carisma riusciva ad accattivarci e pian piano seminavi dentro di noi l’arte della vita.

Con me, caro Mauro, sei andato oltre, non hai soltanto seminato, ma ti sei assicurato che tutto andasse benne, hai aspettato la raccolta e in quel momento ti sei riassicurato ancora una volta che quei semi di onesta, ideali e felicità sarebbero cresciuti in me, dopo di che mi hai lanciato a volare per il mondo. Mi sono sentito tuo figlio, hai fatto si che i tuoi veri figli diventassero parte di me così come Susana, amico mi me avevi dato una nuova famiglia in terra italiana.

Quel meticoloso sentire che avevi disegnato per me ha trovato la più giusta via, mi avevi concesso una opportunità, un sogno pieno d’ideali che pian piano si convertono in realtà, sei stato un alchimista della vita e dell’essere umano.

Ma la cosa più importante che mi hai insegnato, essendo vicino a te, é che la vita si vive pienamente, ancora ti vedo di fronte a me con quel sorriso smagliante, i capelli grigi, i baffi (er Vikingo come ti chiamavo), la giacca blue, i jeans e la sigaretta in bocca. Non importava se tu passavi momenti brutti o belli, tu stavi li per fare sì che la vita dei tuoi allievi fosse bella. Sai che ho più di cinque giacche blue, e quando le metto penso a te e ho un senso di sicurezza, dopo mi domando potrei un giorno fare quel che faceva Mauro.

Più di un professore sei diventato un Maestro di vita, ed io umilmente mi ritengo uno dei tuoi tanti seguaci, l’economia era soltanto lo strumento per cercare di capire la essenza dell’essere umano, gli ideali non si mollano mai, anche se l’uomo li sporca e confonde. Il sistema deve essere contestato per poter vedere quanto valgono i nostri ideali.

Oggi davanti a tutti quelli chi ti hanno voluto veramente bene ringrazio la vita por averti incontrato e aver ricevuto il tuo amore, sai che in Bolivia il 21 di settembre é primavera, per me significa che hai cambiato la veste e ormai stai lì per preparare la strada a tutti noi.

La tua partenza mi ricorda, come dicevi sempre che volevi chiacchierare e prendere un caffè “facciamo due passi”, questa volta sarà per l’eternità, arriveremo tutti lì ma sii consapevole che tutti noi ti porteremo belle storie di vita da raccontarti e come sempre ci faremo una bella risata.

Dagli Andes della Bolivia ti dico a presto Maestro.

Javier"

Ricordo di Lino

Amici

Ci manchera' la grande umanita' di Mauro, la sua capacita' aggregante, il suio affetto.

Riporto di seguito un passo di Nicholas Kaldor che Mauro mi mostro una domenica pomeriggio di molti anni fa':

"Nuove idee vengono raramente a chi sta isolato, esse emergono come il risultato di un processo sociale, ed e' spesso molto difficile distinguere i contributi di ciascun individuo, o ricordare fino a che punto le proprie idee furono rese piu feconde dalle
idee altrui" Nicholas Kaldor

Mi manchi moltissimo grande amico mio.

Lino

mercoledì 3 ottobre 2007

Lazio-Real

Caro Mauro,

oggi c’è Lazio-Real e tu come al solito mi avresti preso in giro per questa mia passione “laziale” ricordandomi quanto eri romanista. Questo avveniva soprattutto in quelle serate in cui ci incontravamo con Alessandro (anche lui romanista) a bere e mangiare come solo gli sviluppisti sanno fare...... Per dirla con Lolli ci piaceva confrontare il mio Garibaldi e il tuo Napoleone

In queste serate (e non solo) mi accorgo quanto mi manchi,

Salvatore

Tra i giovani, la sua passione


Il miglior modo per descrivere Mauro è una foto fatta durante le celebrazioni del Centenario della Facoltà di Economia. Il bello di questa foto sta nel fatto che i conduttori dello Zoo di Radio 105 hanno chiesto di farsi fotografare con Mauro e noi della Presidenza, perchè affascinati dalla simpatia del mitico prof.


Mauro

Una lettera per Mauro

Caro Professore Mellano
lo sò che lei non è più tra noi, ma sono convinta che ci stia guardando dall'alto. Una persona come lei non si dimentica, anche per noi che non apparteniamo al mondo della cultura, ma che di sensibilità ne abbiamo, ma non da equipararla alla sua. Lei è stato un punto di riferimento per tutti, e non lo dico a caso. In questi giorni ho avuto la conferma di quello che io ho sempre pensato di lei, una persona straordinaria. Da far sentire aproprio agio sempre tutti, pronto all'ascolto, anche se sempre pieno di impegni. Gli studenti, anche quelli che lei ha seguito negli anni passati, sono ritornati in Facoltà per sentire parlare di lei, occhi tristi, dolore, ma entusiasmo nel raccontare la loro esperienza universitaria, con un professore che per loro sarà insostituibile. Per me, non vederla spuntare dal viale della facoltà come succedeva tutte le mattine è una grande mancanza, ma sono sicura che la sua persona non sarà mai dimenticata perchè lei è stato e sarà sempre il grande professore Mellano.
Michela
(Passo carraio della Facoltà di Economia)

Ricordo di un collega

Mauro Mellano è scomparso il 21 settembre scorso, all’età di 63 anni, dopo qualche mese di malattia. Ancora a maggio era in piena attività, nonostante l’insorgere dei primi segni del male. Insegnava ‘Cooperazione allo sviluppo’ e ‘ Commercio internazionale e sviluppo’ alla ‘Sapienza’.
Per generazioni di studenti è stato maestro, amico e difensore, nelle migliori tradizioni della facoltà di Economia e del suo ‘sesto’ piano, da Federico Caffè in poi. Il tempo che profondeva per risolvere i problemi degli studenti, specialmente di quelli più bisognosi, non aveva paragoni fra i docenti della sua generazione. Le strutture delle quali disponeva egli le metteva a disposizione di chiunque potesse utilizzarle in modo fruttuoso. La sua opera era preziosa per ricomporre ogni attrito o frattura insorta fra corpo accademico e studenti o per indicare i possibili miglioramenti alla situazione esistente. La sua umanità, il suo sorriso e l’aria apparentemente scanzonata predisponevano l’interlocutore a discutere le questioni in termini pacati e propositivi. Si faceva anche apprezzare per l’understatement della sua copiosa e variegata attività scientifica, in materia di economia e politica agraria, rapporti internazionali, sviluppo economico, economia e politica ambientale, economia del terzo settore. L’approccio cooperativo gli era congeniale non soltanto nei rapporti con gli studenti, ma anche in quelli scientifici internazionali e nel difficile confronto con la realtà del sottoviluppo. La cooperazione Sud-Sud e quella con i paesi sviluppati, in particolare nell’ambito del bacino del Mediterraneo, sono state oggetto di numerose ricerche e approfondimenti teorici. La folla presente al funerale, i cartelli e le fotografie con le quali gli studenti presenti hanno tappezzato la facoltà subito dopo la notizia della sua scomparsa non sono che piccole testimonianze della traccia che egli ha lasciato. La consapevolezza dell’esistenza di un ben più ampio numero di persone che con lui e attraverso di lui serbano un buon ricordo di un’istituzione pubblica nel nostro paese ci ha indotto a rendere nota la sua scomparsa e a ricordarlo attraverso ‘il manifesto’.

Nicola Acocella

martedì 2 ottobre 2007

Mauro sei un grande


Ci eravamo appena laureati e decidemmo di ringraziare così Mauro, appendendo nella sua stanza quasto foglio.....

Come Postare nel blog

Ciao a tutti.
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Lele