lunedì 15 dicembre 2008

Al passo con i tempi

Carissimi,
da oggi, per tenerci al passo con i tempi e fruire di uno strumento maggiormente interattivo e in voga, abbiamo un nuovo spazio dedicato a Mauro anche su Facebook.

Questo è l'indirizzo:

http://www.facebook.com/group.php?gid=48499867007

Basta cliccare sul titolo del post per connettersi automaticamente.

Un abbraccio,
Lele

mercoledì 24 settembre 2008

Un anno.... tanti ricordi, tu che ci manchi tantissimo

Un anno fa prof....

ma il ricordo della malinconia infinita e quasi dello sgomento di quei giorni è sempre vivo...
... così come sono vivi i ricordi dei momenti positivi in cui scherzavamo nella tua stanza, dei momenti in cui tu eri sempre pronto ad ascoltarci e ad aiutarci...e a volte anche tu un pò ti sfogavi con noi... e sono vivi, per fortuna, i tuoi insegnamenti.

Una sola nota di conforto un anno dopo... sono sempre con noi anche i tuoi insegnamenti!

Una volta ancora, grazie Mauro.

Antonio

lunedì 22 settembre 2008

Un anno fa....

Ciao Prof. il nostro affetto è sempre lì, incondizionato, per te. Il
tuo sorriso sempre con noi. Alessio

domenica 21 settembre 2008

Un anno fa....

..un pensiero, una preghiera, un gesto, un sorriso....
con chi e per chi ti è vicino e con chi e per chi non è abituato a riceverlo...
senza distinzione di religioni, culture e colori...

...un abbraccio ed un ricordo di un uomo che non dimenticherò mai!!!!!!!!!!!!!!

Simone con tutti gli studenti che oggi ti ricordano, oggi, dopo un anno

giovedì 24 luglio 2008

Ricorderemo sempre questa data

Caro prof...

oggi è una giornata triste.... e questa data sarà sempre piuttosto triste.

Tanti anni fa quando si spense mio padre tu mi proteggesti e aiutasti ancora di più davvero quasi da secondo padre....
ma tu sei stato padre e maestro di vita di tante ragazze e tanti ragazzi che hanno trovato in te una guida, una persona di riferimento generosissima...

In quel perido in cui ho lavorato con te saltò fuori Tricarico, un tipo stralunato, con una canzone bellissima che si intitola "Io sono Francesco" e che parla di un bambino rimasto senza padre...
ma un certo punto la canzone fa "Il padre è solo un uomo e gli uomini sono tanti. Tu sciegli il migliore, seguilo e impara!"

Ecco, io ho seguito il migliore....e ho imparato tantissimo come uomo. Ciò che più contava per te (e per tutti noi).
Ma sono stati in tanti che hanno visto in te l'uomo da seguire e da cui imparare.
E tu ci hai donato tanta conoscenza con una generosità incredibile.

Credo che per Susanna, Carlotta e Tommaso non ci possa essere ricordo più bello e gratificante. In tantissimi abbiamo scelto Mauro come il "migliore" da cui imparare.

un abbraccio prof.

Antonio

venerdì 22 febbraio 2008

Un viaggio con nostri cari amici

Ciao prof.

Nei giorni scorsi sono sceso giù a Campobasso con Massimo..... e c'era anche "'o rettore".....

Dovresti vedere la scrivania di Massimo.... incasinata circa come la tua.....

Sapessi quanto manca la tua scrivania incasinatissima..... e le tante risate che ci siamo fatti insieme in quella stanza.

Un forte abbraccio prof.

Antonio

lunedì 4 febbraio 2008

Da Daniele De Michele

Uscivamo spesso dall'auletta occupata per andare nella stanzetta di Mauro Mellano. Nostra riserva apache in una facoltà che sfornava nuove tragiche classi di dirigenti ultraliberali. Mauro, era minatore di umanità e sapeva, al contrario di baroni, politici e industriali, che non si gambizza senza ascoltarla una generazione con pratiche di precarietà, liberalismo all'italiana e potere baronale. Aveva studenti e ricerca come sole priorità. Arrivavamo, impellenti di giustizia, ci ascoltava e sorrideva, raccontandoci un aneddoto, sempre tra il leggendario, la farsa e la verità. Grazie a lui una intera generazione di economisti disadattati si appassionò di sviluppo agricolo.

Mi chiamava Cantona. Per la discussione della tesi avevo un vestito gessato, la cravatta anni '70, una rosa sul petto ed un seguito di ritardatari e caciaroni. Convinse una commissione sbigottita che questo zingaro valeva 110, dando inizio a tre giornate di feste e prosecchi.

Poi ho ripreso a studiare, con il desiderio di continuare un percorso di ricerca iniziato con lui, per cercare di capire perché dietro il cibo c'è la storia del mondo, di popoli depredati dalle multinazionali, dei contadini che zappano la terra e tornano curvi a casa, delle belle contadine salentine con lo sguardo di fuoco diventate schiave e tarantolate in una struttura sociale che le annullava, di pazzi scriteriati che considerano il cibo come un qualsiasi strumento di business, violando i principi base della natura, nuocendo alla salute, ai contadini ed al mangiar bene.

Proprio mentre non potrai più andare nella tua stanzetta intrisa delle tue sigarette caro Mauro, mi dimetto po' dall'economia per scendere, anche io, nella miniera della conoscenza. Sono martoriato dal duende. Non ce la faccio più ad analizzare il mondo sotto prismi concettuali, piuttosto necessito di poesie, e mi accorgo di riuscire meglio a spiegarmi la terra per mezzo di parole immaginate.

Caro Mauro, a te, che nella miniera della conoscenza, che si sgretola con il cinismo dei baroni, sei voluto rimanere per salvare un briciolo di umanità in quel mondo di squali, offro l'ultimo rigatone

co 'a pajata. Ti saluto per l'ultima volta con  il tuo sorriso e la fottuta sigaretta in bocca  e con una canzone degli Ardecore, romanacci come te. “E nella notte un grido solleva i cuori, mamme son salvi tornano i minatori. Manca soltanto quello dal volto bruno, ma per salvare lui non c'è nessuno. Cielo di stelle cielo color del mare tu sei lo stesso cielo del mio casolare. Portami in sogno verso la patria mia portale un cuor che muore di nostalgia”. Con amore. Cantona.

 

Ardecore

Una idea bella, ennesimo cortocircuito interessante tra vecchio e avanguardia. Un manipolo di rockettari indefessi fa un passo indietro e dieci avanti. Riprende la tradizione geniale degli stornelli e canti romani e la soffrigge in un battuto di  rock'n'roll, garage punk e blues. Ne viene fuori una salsa tra i Birthday Party di Nick Cave e Tom Waits davanti a un piatto di la pajata sui Castelli. Dopo il bel successo del loro primo album è uscito da poco il nuovo album, ancora più bello, più maturo e ricco. La loro versione de “Il minatore” sta logorando il mio cuore da un po' di giorni.

 

Rigatoni co' a ' pajata

Ingredienti: 1 kg di pajata(parte dell'intestino di vitello, pulito e spellato), 400 gr di rigatoni, 1 bicchiere di vino bianco, 1/2 cipolla, 1 carota e sedano tritati finemente, 1 spicchio d'aglio, 500 gr di passato di pomodoro, 80 gr di pecorino romano grattugiato, 7-8 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 1 cucchiaio di sale grosso, 1 peperoncino

Preparazione: Tagliate a pezzi di circa 10 cm il budello e legate le estremità con del filo. Scaldate l'olio in un tegame, versate la pajata, insieme a sale grosso, cipolla, peperoncino spezzettato, carota, sedano, aglio. Rosolate a fuoco basso, facendo attenzione che la pajata non si attacchi e aggiungete il vino. Coprite e cuocete per 10 minuti a fuoco sempre basso, poi riaprite il coperchio per evaporare il vino. Aggiungete il passato di pomodoro e cuocete per 2 ore, sempre a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto. aggiungendo dell'acqua calda al bisogno e facendo sempre attenzione a non rompere le ciambelle, fino ad ottenere un sugo denso. Scolate la pasta al dente nel tegame del sugo. Ripassate 1 minuto a fuoco basso, aggiungendo il pecorino e mescolando per mantecare bene.

Da Simone Santi

Economia e Commercio, 6° piano, ufficio del prof Mellano, molti anni fa...
Si parla di economia dello sviluppo, quella reale!!!!!
Ci scambiamo idee e pensieri, alla pari, senza pregiudizi, pieni di curiosità.
Ridiamo delle cose semplici della vita.
Ad un tratto la scrivania di Mauro si muove, una, due, tre volte.
Terremoto!
Silenzio.
Usciamo dall'ufficio e andiamo verso le scale.
Mauro: "prendiamo l'ascensore"
Lo guardiamo, basiti, 
lo seguiamo, come sempre.
5°, 4°, 3°...piano terra.
Usciamo, ci guardiamo e scoppiamo in una gran risata...
Mauro ci manchi!

venerdì 4 gennaio 2008

Da Pino Conti

Gentilissima comunità, chi vi scrive non è nè uno studente nè tantomeno un frequentante le facoltà universitarie di nessun genere, ma è una persona che ha avuto il piacere e l'onore di conoscere quel Mauro padre di Carlotta che a voi manca e che non solo conferma tutte le impressioni dei Vs. post, ma che lo accende ancora di più di una luce che solo lui aveva e dimostrava ogni giorno che lasciava Carlotta a scuola.  Ho assitito la figlia per un anno in terza media ed alla fine del corso i ringraziamenti di Mauro ancora li sento addosso come fosse ieri, non per il puro grazie ma perchè sapevo che venivano da una persona speciale nella sua umanità, serenità, grandezza di uomo. Ho sempre promesso a mio figlio che si sta per laureare alla federico caffè di roma tre che un giorno gli avrei presentato la più grande persona esistente nel campo: non ho fatto in tempo, come mi dolgo che per impegni di lavoro e faccende della vita non abbia più potuto sentirlo o frequentarlo ancora, perchè ancora oggi le sue perle di saggezza mi sono utili in ogni campo. Grazie ancora per aver creato il sito. Pino Conti