lunedì 4 febbraio 2008

Da Simone Santi

Economia e Commercio, 6° piano, ufficio del prof Mellano, molti anni fa...
Si parla di economia dello sviluppo, quella reale!!!!!
Ci scambiamo idee e pensieri, alla pari, senza pregiudizi, pieni di curiosità.
Ridiamo delle cose semplici della vita.
Ad un tratto la scrivania di Mauro si muove, una, due, tre volte.
Terremoto!
Silenzio.
Usciamo dall'ufficio e andiamo verso le scale.
Mauro: "prendiamo l'ascensore"
Lo guardiamo, basiti, 
lo seguiamo, come sempre.
5°, 4°, 3°...piano terra.
Usciamo, ci guardiamo e scoppiamo in una gran risata...
Mauro ci manchi!

1 commento:

Anonimo ha detto...

A Mauro:
Se mi tornassi questa sera accanto
lungo la via dove scende l'ombra
azzurra già che sembra primavera,
per dirti quanto è buio il mondo
e come ai nostri sogni in libertà s'accenda
di speranze, di poveri, di cielo,
io troverei un pianto da bambino
e gli occhi aperti di sorriso,neri
neri come le rondini del mare.
Mi basterebbe che tu fossi vivo,
un uomo vivo col tuo cuore è un sogno.
Ora alla terra è un'ombra la memoria
della tua voce che diceva a noi:
- com'è bella la notte e come è buona ad amarci così, con l'aria pura fin dentro al sonno-
Tu vedevi il mondo col plenilunio
sporgere in quel cielo
e gli uomini incamminati verso l'alba.
Alfonso Gatto